Cresce Namex, cresce l’Italia digitale

Cresce Namex, cresce l’hub Internet di Roma, cresce la resilienza dell’Internet Italiana.  

Mi sono reso conto, in questi ultimi mesi intensi di incontri e viaggi, che il nostro Paese sta vivendo un momento probabilmente storico per la crescita del suo ecosistema Internet.

L’Italia si sta filamente dotando di una infrastruttura all’altezza dei più importanti Paesi Europei e lo sta facendo con caratteristiche che valorizzano le sue prerogative: un Paese che funge da crocevia al centro del Mediterraneo. 

E’ una crescita che riguarda Roma e che è accompagnata in parallelo da quella di Milano. Anche l’Italia ha finalmente due forti poli nazionali, come già prima di noi altri grandi Paesi quali Francia (Parigi e Marsiglia), Spagna (Madrid e Barcellona) o Germania (Francoforte e Berlino). 

L’Italia, grazie alla crescita di Roma, può cogliere l’opportunità strategica che viene dall’espansione del traffico nel Mediterraneo tra l’Europa, l’Africa e Medio ed estremo Oriente. Questa prospettiva è rafforzata dall’arrivo di nuovi datacenter di rilievo, come l’Hyper Cloud DC di Aruba, inaugurato di recente e dei nuovi cavi sottomarini: Roma ha recentemente accolto il cavo Blue di Sparkle, già attivo da giugno, a cui nel 2025 si aggiungerà il cavo Unitirreno di Unidata che collegherà Roma a Genova e Mazara del Vallo, entrambe città dove approdano molti cavi sottomarini intercontinentali. 

Alcuni aggiornamenti dei numeri che confermano la crescita di Roma.

Il numero delle reti collegate al nostro exchange è in costante aumento: dall’inizio dell’anno, abbiamo aggiunto 21 nuovi Autonomous Systems (AS), tra cui grandi nomi come TikTok e Disney+ (che in Italia si collega esclusivamente a Roma). Oggi il totale delle reti connesse ha raggiunto quota 248, un numero che, quando lo comunico, spesso sorprende per la rapida crescita che Namex ha avuto negli ultimi anni. 

Il traffico dati ha toccato un nuovo record, sfiorando gli 800 Gbps, con un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Cresce anche il nostro Consorzio: ad aprile Namex ha acquisito uno storico data center di via dei Tizii oltre a 400 metri quadri di uffici, che sono diventati di proprietà collettiva dei suoi 175 ISP consorziati. 

Il nuovo data center di Aruba con i suoi 30 MW di potenza e 25mila mq di superficie, consentirà di ampliare ulteriormente l’offerta per futuri progetti e installazioni dei grandi operatori Over The Top (OTT) nella nostra città.

Al di fuori di Roma anche i siti regionali di Bari e Napoli progrediscono in fretta: a Bari sono presenti 27 AS, con un picco di traffico di 10 Gbps, mentre a Napoli sono presenti 14 AS, con un traffico di picco di 1 Gbps.

A livello internazionale la nostra presenza in Albania, attraverso l’IXP ANIX, si rafforza ulteriormente: grazie a un recente accordo, Namex è oggi in grado di offrire servizi di interconnessione a Tirana, diventando un vero e proprio “one stop shop” per queste necessità.

Cresce anche la nostra community: Namex, con il suo impegno a promuovere il “peering umano” (eventi di networking, attività di formazione), ha lanciato con successo la birra NOG a Bari, dopo l’esperienza positiva del lancio del NOG a Roma lo scorso anno. 

Crescono  i nostri contenuti ed il nostro staff: abbiamo lanciato Bitporto, il nostro primo podcast dedicato agli IXP: una serie di 8 episodi che verranno pubblicati settimanalmente sulle principali piattaforme.

Il nostro team è cresciuto: dall’inizio dell’anno abbiamo accolto due nuovi colleghi, che ci aiuteranno a gestire le crescenti attività e a migliorare il servizio per tutti i membri del consorzio.

Siamo convinti che ci siano ancora ampi margini di sviluppo. Continueremo  fino alla fine dell’anno a partecipare ai principali meeting nazionali e internazionali dedicati al peering e all’interconnessione, per portare nuove reti nei nostri IXP e per dialogare con i decision maker che determinano dove sorgeranno le nuove infrastrutture di Internet. 

Come fatto negli ultimi 30 anni, continueremo ad impegnarci per promuovere la nostra città nel suo ruolo, sempre più strategico, di hub di interconnessione al centro del Mediterraneo e come luogo dove far crescere oltre al peering di dati anche il peering umano tra le persone che danno vita al nostro Consorzio.

 

Maurizio Goretti, CEO di Namex

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