— Di Innocenzo Genna, Giurista specializzato in politiche e regolamentazioni europee per il digitale, la concorrenza e le liberalizzazioni
Durante il 2024 il settore delle telecomunicazioni in Europa si è trovato al centro di un dibattito significativo circa l’adeguatezza dell’attuale regime normativo. La continua evoluzione tecnologica, caratterizzata inter alia dalla crescita della AI generativa, lo sviluppo dei servizi innovativi e del 5G, la crescita regolare del traffico dati, così come l’accresciuta dipendenza dell’economia e della società dai servizi di telecomunicazione, hanno spinto le istituzioni dell’Unione Europea (UE) a intensificare gli sforzi per aggiornare il quadro normativo esistente. Queste iniziative mirano a migliorare la sicurezza, la competitività e la sostenibilità delle reti di telecomunicazione in Europa, garantendo allo stesso tempo i diritti dei consumatori e stimolando gli investimenti nelle infrastrutture. Già dal 2025 è prevista una verifica del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (entrato in vigore nel 2018) che potrebbe portare ad un vero e proprio percorso di revisione.
- Il White Paper della Commissione, i rapporti Letta e Draghi
Il White Paper della Commissione Europea del 2024, intitolato “How to Master Europe’s Digital Infrastructure Needs”[1], fornisce una visione complessiva delle sfide e opportunità legate allo sviluppo delle infrastrutture digitali nell’UE. Il documento evidenzia l’urgenza di colmare il divario di connettività in Europa, soprattutto riguardo alla copertura in fibra ottica e 5G, e sottolinea la necessità di investimenti massicci per raggiungere gli obiettivi del Digital Decade 2030. Tra le priorità emergenti figurano il rafforzamento della sicurezza delle reti, la promozione di un mercato unico digitale e la transizione verso infrastrutture più sostenibili.
Il White Paper ha suscitato opinioni contrastanti tra gli stakeholders e per questo motivo la Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, ha raccomandato[2] al nuovo commissario al digitale, Henna Virkkunen, di tenere conto delle risposte alla consultazione europea sul Libro Bianco, più che del documento stesso.
L’analisi di scenario si completa con i report commissionati a Enrico Letta[3] e Mario Draghi[4]. Tali report appaiono allineati con il White Paper su vari temi riguardanti le telecomunicazioni (ad esempio il consolidamento degli operatori telecom, la riforma antitrust, il processo di deregolamentazione) e per questo sono stati oggetto di riserve con motivazioni analoghe a quelle verso il White Paper.
- Regolamentazione del 5G e preparazione al 6G
Il 2024 sarà un anno importante per lo sviluppo delle reti 5G in tutta Europa. Gli Stati membri dell’UE stanno completando l’implementazione delle reti 5G, la cui copertura nella versione stand-alone risulta maggiormente avanzata di quella negli USA. Tuttavia, la regolamentazione di questa tecnologia è ancora in evoluzione, con nuovi interventi che puntano a garantire la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle reti.
Uno degli elementi chiave per lo sviluppo è la sua sicurezza: L’UE ha pubblicato il c.d. 5G Security Toolbox[5], cioè delle linee guida per rafforzare la sicurezza delle reti 5G e per ridurre la dipendenza da fornitori non affidabili di tecnologia e infrastrutture. Ciò implica la necessità per gli operatori di telecomunicazioni di rivedere le loro catene di fornitura, aumentando la trasparenza e garantendo che le infrastrutture critiche siano resilienti a potenziali attacchi informatici. Tra le varie misure di implementazione, da notare che nel luglio 2024[6] la Germania ha emesso un divieto di utilizzare apparecchiature Huawei e ZTE entro il 2026.
Parallelamente, l’UE sta già iniziando a pianificare lo sviluppo del 6G[7], la prossima generazione di reti mobili che dovrebbe essere lanciata intorno al 2030. Anche se il 6G è ancora in fase di ricerca e sviluppo, nel 2024 sono già partiti i primi finanziamenti per progetti pilota e una roadmap che definirà le priorità per l’introduzione di questa tecnologia.
- Neutralità della rete
La neutralità della rete è un tema cruciale per le telecomunicazioni in Europa. Nel 2024, la Commissione Europea continuerà, con l’assistenza del BEREC, a monitorare e applicare le norme esistenti sulla neutralità della rete, che impediscono agli operatori di telecomunicazioni di discriminare o favorire il traffico di determinate applicazioni o servizi. Questa normativa è stata essenziale per garantire un accesso equo e non discriminatorio ai servizi online, ma data l’accresciuta convergenza commerciale di servizi cloud e telecom, e le nuove sfide tecnologiche, c’è stato un rinnovato dibattito su come adattare queste regole. Il rapporto Letta, ad esempio, invita a provvedere con nuove linee guida per il settore.
Le reti 5G, in particolare, pongono nuove sfide alla neutralità della rete, poiché consentono la creazione di “slicing” di rete, che permettono agli operatori di creare reti virtuali dedicate per servizi specifici, come i veicoli a guida autonoma o la telemedicina. Dal 2025 la nuova Commissione Europea discuterà con l’industria e la società civile se queste innovazioni possano convivere con i principi di neutralità della rete o se siano necessari aggiornamenti normativi.
- Sostenibilità ambientale e telecomunicazioni
La sostenibilità è un tema trasversale che permea molte delle nuove iniziative regolamentari dell’UE, e il settore delle telecomunicazioni non fa eccezione[8].
Gli operatori di telecomunicazioni dovranno adottare tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la gestione dei rifiuti elettronici. Inoltre, verranno incentivati l’uso delle energie rinnovabili per alimentare le infrastrutture di rete e l’adozione di soluzioni digitali per la gestione sostenibile delle risorse.
[1] Si veda https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/library/white-paper-how-master-europes-digital-infrastructure-needs
[2] Si veda https://commission.europa.eu/document/3b537594-9264-4249-a912-5b102b7b49a3_en
[3] https://www.consilium.europa.eu/media/ny3j24sm/much-more-than-a-market-report-by-enrico-letta.pdf
[4] Si veda https://commission.europa.eu/topics/strengthening-european-competitiveness/eu-competitiveness-looking-ahead_en
[5] Si veda https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/library/eu-toolbox-5g-security
[6] Si veda https://www.reuters.com/business/media-telecom/germany-agrees-phaseout-huawei-zte-components-5g-core-network-2024-07-11/
[7] Si veda https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/6g
[8] Si veda https://joint-research-centre.ec.europa.eu/scientific-activities-z/green-and-sustainable-telecom-networks_en
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Innocenzo Genna, Bruxelles
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