Il 2024 si è concluso con risultati significativi per il ruolo dell’Italia come snodo strategico al centro del Mediterraneo. Gli obiettivi raggiunti gettano le basi per ulteriori sviluppi nel 2025, consolidando la centralità del nostro Paese nelle rotte digitali e infrastrutturali della regione.
Tra i progetti già in corso, spicca il completamento di segmenti fondamentali del cavo sottomarino BlueMed, realizzato da Sparkle. Questo collegamento, che tocca Genova, Roma, Palermo e la Sardegna, è già operativo, garantendo connessioni a bassa latenza tra il Nord e il Sud dell’Italia tramite il percorso marino nel Mar Tirreno.
Il cavo è parte del progetto Blue Submarine Cable System, sviluppato in collaborazione con Google ed altri operatori. Questo sistema collegherà diversi hub del Mediterraneo, come Genova, Roma, Palermo, Marsiglia e altre destinazioni strategiche come Cipro, Israele e Libia, contribuendo a rafforzare il ruolo dell’Italia come snodo digitale internazionale ed è parte di un sistema globale che si integra con il segmento Raman, estendendosi verso il Medio Oriente e l’Asia.
Una caratteristica distintiva del Blue Submarine Cable System è la scelta di evitare il passaggio attraverso l’Egitto, una regione spesso considerata un punto critico per la connettività Internet a causa della concentrazione di cavi sottomarini.
Anche il progetto Unitirreno (di Azimut e Unidata) ha visto progressi significativi nel 2024. Questo cavo, che collegherà Roma, Genova, Sicilia e Sardegna, è previsto per il completamento nel secondo trimestre del 2025.
Un altro tassello fondamentale è il cavo Medusa, destinato a unire Est e Ovest del Mediterraneo e i Paesi del Nord Africa. Con Mazara del Vallo come punto di approdo, Medusa rafforzerà ulteriormente i legami tra l’Italia e il Nord Africa.
Namex e le nuove rotte digitali tra Italia e Balcani
Il ruolo di Namex, storico punto di interscambio situato a Roma, si è ulteriormente rafforzato grazie alla presenza in Albania. L’apertura di un punto di interconnessione a Tirana consolida il ruolo dell’Italia come nodo centrale per la connettività digitale tra Europa e Balcani. Questa iniziativa, combinata con i nuovi cavi sottomarini che collegano l’Italia all’Albania e alla Grecia, posiziona il nostro Paese come leader nel collegamento digitale tra i Balcani e il Mediterraneo.
Il Trans Adriatic Express (EXA, TAP), operativo dal 2023, continua a fornire connessioni a bassa latenza tra Albania e Puglia, rafforzando il ruolo dell’Italia come ponte digitale tra Europa e Balcani.
Il cavo Islalink, che collega l’Italia alla Grecia, è stato completato nel 2024 e offre connessioni dirette e ad alta capacità tra i due Paesi. Questa infrastruttura rafforza le rotte di interconnessione nell’Europa sudorientale, contribuendo a migliorare la resilienza della rete e offrendo nuove opportunità di sviluppo economico e tecnologico.
L’annuncio del cavo Eagle, una collaborazione tra Telecom Egypt e 4iG, ha gettato le basi per un nuovo collegamento tra Egitto, Albania e Puglia. Sebbene la sua operatività sia prevista per il 2026, il progetto rappresenta un’ulteriore opportunità di connessione per l’Italia.
Grazie a questi sviluppi, l’Italia si conferma un ponte digitale strategico tra Europa, Balcani e Nord Africa, con un impatto diretto sulla crescita economica e sul posizionamento internazionale.
Roma e Milano: pilastri del futuro digitale italiano
Il ruolo di Roma come hub di interconnessione sta crescendo rapidamente, affiancandosi a Milano per consolidare la posizione dell’Italia come snodo strategico nel Mediterraneo. Grazie all’espansione di infrastrutture come i datacenter e i punti di interscambio di rete, Roma sta emergendo come un nodo cruciale per la connettività digitale.
Milano, già affermata come uno dei principali hub digitali d’Europa, e Roma, in forte crescita, lavorano in sinergia per abbassare il baricentro dell’Internet europea e posizionare l’Italia al centro delle rotte digitali globali. Questo dinamico sviluppo delle due città contribuisce a rafforzare le connessioni tra l’Europa, il Nord Africa, i Balcani e il Medio Oriente ed offrirà una reale alternativa al maggiore Hub Mediterraneo, Marsiglia, che per la sua importanza è anche un potenziale single point of failure.
Anche la Sicilia, con la sua posizione strategica nel Mediterraneo, continua a essere un nodo chiave per il transito e l’approdo di numerosi cavi sottomarini, contribuendo alla connettività internazionale dell’Italia.
Datacenter e infrastrutture: un’opportunità per il sistema Paese
Il 2024 ha visto l’Italia consolidarsi come destinazione privilegiata per i grandi datacenter di big tech. Alla fine dell’anno, il governo ha approvato un investimento di 1,2 miliardi di euro da parte di AWS (Amazon), che nei prossimi cinque anni contribuirà alla creazione di nuove infrastrutture.
Oltre alle grandi aziende tecnologiche, le nuove opportunità infrastrutturali coinvolgeranno anche gli Internet Service Provider italiani e i loro datacenter. Questi operatori locali potranno trarre vantaggio dalle nuove rotte sottomarine e dalla crescente domanda di connettività, accelerando lo sviluppo tecnologico del Paese e migliorando l’offerta di servizi a livello regionale e nazionale.
Parallelamente, sono proseguiti i lavori per il potenziamento dei datacenter grazie alla collaborazione avviata con il fondo BlackRock durante il G7 di ottobre. Secondo le stime dell’Osservatorio Datacenter del Politecnico di Milano, il numero di operatori attivi in Italia è cresciuto da 58 nel 2022 a 66 nel 2023, con un aumento della potenza nominale da 350 MW a 430 MW. Per il 2025 si prevede un ulteriore incremento, con 74 operatori e una potenza totale di 825 MW.
Un vantaggio competitivo dell’Italia è la disponibilità di energia elettrica, elemento cruciale per sostenere queste infrastrutture. Questo fattore sta attirando grandi investimenti, mentre Paesi tradizionalmente leader come Irlanda e Francia stanno imponendo limiti alla disponibilità di energia per i datacenter.
Una visione per il futuro digitale
L’Italia non è solo un punto di transito per le rotte digitali, ma sta diventando un vero e proprio hub di interconnessione per reti e datacenter. Questa trasformazione sta già portando enormi benefici all’economia nazionale e offre nuove opportunità di sviluppo.
Anche il ruolo di Namex si è rafforzato, con l’espansione di nuovi punti di interscambio a Bari, Napoli e Tirana, che si affiancano a quello storico di Roma. Queste iniziative rappresentano un contributo fondamentale per il Centro-Sud Italia, con la Sicilia che continua a giocare un ruolo chiave grazie alla sua posizione strategica per l’approdo e il transito di cavi sottomarini.
L’Italia si trova oggi di fronte a una straordinaria opportunità: diventare uno snodo strategico non solo per il Mediterraneo, ma per l’intero ecosistema digitale globale. Il 2025 sarà un anno chiave per trasformare questo potenziale in realtà.
— Maurizio Goretti, CEO di Namex